Foto della torre “della Campana”, edificio che identifica il castello di Conegliano, che domina la città e accoglie oggi il Museo Cittadino.

Cosa vedere a Conegliano tra storia, arte e colline del Prosecco

Rispondere alla domanda “Cosa si può vedere a Conegliano?” non è per niente semplice, dato l’enorme intreccio di capolavori, luoghi storici e paesaggi che caratterizzano la città e il territorio circostante.

Nelle prossime righe ti presenteremo una panoramica dei luoghi più affascinanti da visitare a Conegliano: una specie di tour guidato con il quale scoprirai alcune delle meraviglie di questa città e di altri paesi incastonati tra le magnifiche Colline del Prosecco Patrimonio UNESCO.

Il centro storico: 5 luoghi da non perdere

Come dicevamo, riassumere in poche righe tutte le bellezze di Conegliano non sarebbe possibile. Per questo motivo, abbiamo scelto 5 luoghi storici da non perdere.

Il Duomo di Conegliano

Il Duomo è probabilmente una delle tappe più apprezzate in città. La sua costruzione fu iniziata dai Battuti, membri di una congregazione umbra: questi eressero nel 1345 la chiesa intitolata a Santa Maria Nuova dei Battuti al centro di un ospizio per pellegrini da loro gestito.

Tra la fine del Quattrocento e il 1497 vennero costruiti presbiterio, due navate e campanile, mentre nel Settecento l’interno vide l’aggiunta di archi a tutto sesto e stucchi: fu proprio in questo periodo che la fu chiesa dei Battuti divenne Duomo della città di Conegliano, venendo intitolato a Santa maria Annunziata e a San Leonardo.

Date queste continue evoluzioni, oggi nel duomo si possono riconoscere due anime: le navate trecentesche, con i suoi motivi a candelabra, e il presbiterio più moderno, arricchito da notevoli opere d’arte.

Nel silenzio della chiesa spiccano la pala del 1493 di Cima da Conegliano, il grande San Francesco di Beccaruzzi e la tela di Palma il Giovane sulla controfacciata sopra la porta d’ingresso. La facciata resta celata dalla loggia della Sala dei Battuti… ma ne parliamo nelle prossime righe!

La Sala dei Battuti

Dal Duomo, in pochi passi, ci troviamo in un altro luogo simbolo di Conegliano. Sopra il portico che lo nasconde, infatti, si apre una sala rettangolare con soffitto ligneo, cuore dell’antica confraternita: è questa la Sala dei Battuti.

La Sala nasce alla fine del Trecento come luogo d’incontro della Scuola dei Battuti, che qui si riunisce per secoli fino al 1806, quando le confraternite vengono soppresse per decreto napoleonico.

All’esterno, lungo via XX Settembre, la facciata romanico-gotica si distende in orizzontale con un portico di nove archi acuti; nel 1593 Pozzoserrato ricoprì la facciata di affreschi, ancora ammirabili grazie ai restauri: tra i riquadri, episodi biblici come Ester davanti ad Assuero, Davide e l’Arca, la Regina di Saba, il Diluvio Universale, mentre sotto di essi una cornice geometrica fa da marcapiano.

Dentro, tutto il primo piano coincide con la Sala dei Battuti vera e propria: un ambiente imponente (circa 41×7 metri) in cui le pareti sono interamente affrescate. Il ciclo più antico è quello realizzato da Francesco da Milano (1511) e attraversa le storie del Vangelo dall’Annunciazione al Giudizio Universale; alla fine del XVI secolo Pozzoserrato aggiunse il prologo con la Creazione, i Progenitori e il Peccato originale, facendo nascere così un racconto completo che fa della Sala dei Battuti un vero libro dipinto di dimensioni colossali nella città di Conegliano.

Casa museo di Giovanni Battista Cima

Alle spalle del Duomo, in via Cima, quella che fu la casa natale del grande pittore rinascimentale Giovanni Battista Cima (conosciuto anche con il soprannome Cima da Conegliano) è oggi un museo e luogo di studio (frutto del lavoro della Fondazione Cima).

Identificata grazie a documenti cinquecenteschi, fu salvata dal mecenatismo di Camillo Vazzoler e riportata alle forme originali. Il restauro portò inoltre alla luce interessanti sorprese: tracce dell’età del Bronzo nelle fondazioni e una data incisa, “1492 adì 9 otubrio”, che apre finestre sulla storia della conegliano del 1500. Oggi all’interno della casa-museo si possono ammirare alcune riproduzioni delle opere del Cima, osservare vasi, tazze e altri frammenti rinvenuti durante gli scavi archeologici, nonché partecipare alle conferenze promosse dalla sopracitata Fondazione Cima.

Antico cimitero ebraico di Conegliano

Sito sul colle del Cabalan e inaugurato nel 1545, il cimitero ebraico di Conegliano rappresenta uno dei luoghi più suggestivi per chi desidera visitare la città. Servì la comunità locale, e anche quella di Ceneda, fino al 1884, quando le sepolture passarono alla sezione israelitica del cimitero di San Giuseppe.

Dopo decenni di abbandono, dovuti anche all’estinguersi della comunità ebraica locale, il recente recupero voluto dalla Comunità ebraica di Venezia e curato dal Gruppo archeologico coneglianese ha riaperto l’accesso da viale Gorizia con una scalinata di 110 gradini dedicata a Marco Grassini, sindaco ebreo di Conegliano nell’800. Tra le circa centotrenta lapidi, orientate verso Gerusalemme, si possono ammirare scritture in ebraico e italiano, noti stemmi di famiglia e altre interessanti decorazioni.

Date le sue caratteristiche, l’antico cimitero erbaico di Conegliano rappresenta un luogo di memoria da non perdere durante la propria visita alla città.

Il Castello di Conegliano e il Museo civico

La torre “della Campana” identifica il castello che domina la città, e accoglie oggi il Museo Cittadino. L’attuale struttura è il frutto di una serie di ristrutturazioni e di ricostruzioni: dell’originale fondazione scaligera, infatti, restano soltanto le feritoie. All’interno si possono ammirare il portale verso l’antica corte di guardia e, al primo piano, la sala del camino veneziano “a cappello di doge”.

Dal 1946 la torre della Campana ospita inoltre il Museo civico: questo si compone di pinacoteca e lapidario (che accolgono una serie di importanti affreschi), sala “Del camino o cucina” (con armature, arredi, pesi-tipo della Serenissima, mappe e dipinti settecenteschi), nonché piani alti (una sezione archeologica con reperti dal Neolitico all’età romana).

Tra gli affreschi e i dipinti presenti nel Museo spiccano opere del Pordenone, Palma il Giovane, bottega di Cima, oltre a sculture di Arturo Martini.

Dalla terrazza, infine, lo sguardo corre dai monti al mare: una conclusione perfetta per la propria visita di Conegliano.

Arte, natura e borghi da scoprire: alcune idee nei dintorni di Conegliano

Visitata la città, arriva il momento di dare uno sguardo ai suoi dintorni.

Cominciamo il nostro tour dalle Grotte del Caglieron (Fregona), una serie di cavità scavate dall’acqua e dall’intervento umano di estrazione dell’arenaria ivi presente. Il percorso, breve ma scenografico, si caratterizza per una serie di passerelle in legno che, tra una roccia e l’altra, arrivano fino a una serie di belvedere affacciati su pozze color smeraldo.

A soli 20 minuti di macchina da Conegliano, a Refrontolo, si trova poi il Molinetto della Croda: un mulino del Seicento incastonato nella roccia, con ruota ad acqua e salto del torrente Lierza: queste caratteristiche lo rendono uno dei luoghi più fotografati delle Colline del Prosecco.

Non distante da Conegliano, e precisamente a Follina, si trova poi l’Abbazia Cistercense di Santa Maria. La facciata in stile gotico cistercense, l’affresco della Madonna col Bambino tra due santi e committente di Francesco da Milano e il Chiostrino dell’Abate sono solo alcune delle bellezze che caratterizzano questo luogo dal fascino unico.

A meno di un quarto d’ora di macchina da Conegliano si trova poi il Castello di San Salvatore (Susegana). Si tratta di uno dei complessi fortificati più vasti d’Italia, legato alla famiglia Collalto e aperto al pubblico con visite guidate, eventi e altre occasioni speciali. Nei secoli il castello ha subito modifiche, ampliamenti e distruzioni varie. Attualmente San Salvatore si articola in: cinta muraria merlata, blocco di palazzo Odoardo, torre grande e chiesa di Santa Croce.

Infine, gli amanti della natura e della storia più antica troveranno nei laghi di Revine e nel Parco Archeologico del Livelet due mete imprescindibili (e a soli 25 minuti da Conegliano). 

I primi due sono due specchi d’acqua prealpini circondati da sentieri molto semplici da percorrere, mentre il secondo è un museo all’aperto costituito da un villaggio primitivo costruito su palafitte: in altre parole, natura e archeologia nello stesso luogo.

Le colline del Prosecco: patrimonio UNESCO e degustazioni

Chi cerca cosa vedere vicino a Conegliano troverà nelle Colline del Prosecco un paesaggio unico, riconoscibile per i filari che seguono con dolcezza le pendenze, per i paesi in equilibrio tra vigne e boschi e per le tante occasioni di degustazione offerte dalle realtà vinicole del territorio, Serena Wines 1881 compresa!

Tra i percorsi più interessanti per scoprire questi luoghi dall’aura quasi magica spicca Il Cammino delle Colline del Prosecco: snodandosi da Vidor a Vittorio Veneto, questo percorso disegna una traversata di 51 chilometri con ben 2265 metri di dislivello. Il tracciato resta escursionistico ma accessibile, con una variante nord che aggira il tratto più impegnativo, mentre la segnaletica verticale e le marcature giallo-rosse guidano passo dopo passo.

Lungo il percorso si alternano pievi, capitelli, piccoli borghi, aziende vitivinicole e cantine danno ritmo all’esperienza e raccontano la cultura del Prosecco in modi unici.

Per un’approfondimento sulle caratteristiche delle Colline del Prosecco e su altri luoghi da visitare nelle vicinanze di Conegliano, leggi l’articolo dedicato.

Le Experience di Serena Wines 1881

Nella Tenuta Ville d’Arfanta, Serena Wines 1881 propone esperienze che ti faranno vivere la zona di Conegliano e delle Colline del Prosecco in un modo diverso dal solito: dal Tour Prosecco al picnic romantico, dall’e-bike tour fino a un giro in vespa con picnic in vigna finale, ti potrai immergere tra panorami, gusti e sapori che non troverai in nessun altro luogo.

Contattaci per maggiori informazioni, oppure visita il sito di Ville D’Arfanta per scoprire di più sulle esperienze disponibili e sulla nostra Hospitality.